LUCIO DALLA 
TESTI  LETRAS DE ALGUNAS CANCIONES

 

FUTURA 

Chissa' chissa domani
su che cosa metteremo le mani
se si potra' contare ancora le onde del mare
e alzare la testa
non esser cosi' seria, rimani
i russi, i russi gli americani
no lacrime non fermarti fino a domani
sara' stato forse un tuono
non mi meraviglio
e' una notte di fuoco
dove sono le tue mani
nascera' e non avra' paura nostro figlio
e chissa come sara' lui domani
su quali strade camminera'
cosa avra' nelle sue mani.. le sue mani
si muovera' e potra' volare
nuotera' su una stella
come sei bella
e se e' una femmina si chiamera' futura.
Il suo nome detto questa notte
mette gia' paura
sara' diversa bella come una stella
sarai tu in miniatura
ma non fermarti voglio ancora baciarti
chiudi i tuoi occhi non voltarti indietro
qui tutto il mondo sembra fatto di vetro
e sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio
Di piu', muoviti piu' fretta di piu', benedetta
Piu' su, nel silenzio tra le nuvole,piu' su
che si arriva alla luna,si la luna
ma non e' bella come te questa luna
e' una sottana americana
Allora su mettendoci di fianco,piu' su
guida tu che sono stanco, piu su
in mezzo ai razzi e a un batticuore, piu' su
son sicuro che c'e' il sole
ma che sole e' un cappello di ghiaccio
questo sole e' una catena di ferro
senza amore, amore, amore, amore.
Lento lento adesso batte piu' lento
ciao, come stai
il tuo cuore lo sento
i tuoi occhi cosi' belli non li ho visti mai
ma adesso non voltarti
voglio ancora guardarti
non girare la testa
dove sono le tue mani
aspettiamo che ritorni la luce
di sentire una voce
aspettiamo senza avere paura, domani.


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4/3/1943 

Dice che era un bell'uomo e veniva, veniva dal mare
parlava un'altra lingua, pero' sapeva amare
e quel giorno lui prese a mia madre sopra un bel prato
l'ora piu' dolce prima di essere ammazzato

Cosi' lei resto' sola nella stanza, la stanza sul porto
con l'unico vestito ogni giorno piu' corto
e benche' non sapesse il nome e neppure il paese
mi aspetto' come un dono d'amore fin dal primo mese

Compiva 16 anni quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna, le canto' a ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva, sapeva di mare
giocava a fare la donna con il bimbo da fasciare.

E forse fu per gioco o forse per amore
che mi volle chiamare come nostro Signore
Della sua breve vita e' il ricordo piu' grosso
e' tutto in questo nome che io mi porto addosso

E ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
per la gente del porto mi chiamo Gesu' bambino
e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
per la gente del porto mi chiamo Gesu' bambino
e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
per la gente del porto mi chiamo Gesu' Bambino


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Balla balla ballerino

Balla balla ballerino
tutta la notte e al mattino
non fermarti,

balla su una tavola tra due montagne
e se balli sulle onde del mare
io ti vengo a guardare.

Prendi il cielo con le mani
vola in alto più degli aeroplani
non fermarti

sono pochi gli anni, forse sono solo giorni
e stan finendo tutti in fretta e in fila
non ce n'è uno che ritorni

Allora balla non aver paura
se la notte è fredda e scura
non pensare 
alla pistola che hai puntato contro
balla alla luce di mille sigarette e di una luna 
che t'illumina a giorno

balla al mistero
in questo mondo che brucia in fretta
quello che ieri era vero,
dammi retta
non sarà vero domani,
ferma con quelle tue mani il treno 
Palermo-Francoforte

per la mia commozione
c'è un ragazzo al finestrino,
gli occhi verdi che sembrano di vetro,
corri e ferma quel treno,
fallo tornare indietro...

Balla anche per tutti i violenti
veloci di mano e coi coltelli
e accidenti! 

Se capissero vedendoti ballare
di essere morti da sempre
anche se possono respirare.

Vola e balla sul cuore malato,
illuso, sconfitto, poi abbandonato
senza amore 
dall'uomo che confonde la luna con il sole
senza avere coltelli in mano 
ma nel suo povero cuore

Allora vieni angelo benedetto,
prova a mettere i piedi sul suo petto
e stancarti 
a ballare al ritmo del motore 
e alle grandi parole di una canzone, 
canzone d'amore

ecco il mistero,
sotto il cielo di ferro e di gesso
l'uomo riesce ad amare lo stesso
e ama davvero
senza nessuna certezza,
che commozione, che tenerezza...


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Caruso

Qui dove il mare luccica e tira forte il vento,
sulla vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento,
un uomo abbraccia una ragazza dopo che aveva pianto,
poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto.

Te voglio bene assaie, ma tanto bene sai,
è una catena ormai che scioglie il sangue dind' e' vene sai.

Vide le luci in mezzo al mare, pensò alle notti là in America,
ma erano solo le lampare e la bianca scia di un'elica,
sentì il dolore nella musica, si alzò dal pianoforte,
ma quando vide il sole uscire da una nuvola,
mi sembrò dolce anche la morte.

Guardò negli occhi la ragazza, quegli occhi verdi come il mare,
poi all'improvviso uscì una lacrima e lui credette di affogare.

Te voglio bene assai, ma tanto bene sai,
è una catena ormai che scioglie il sangue dind' e' vene sai.

Potenza della lirica, dove ogni dramma è un falso,
che con un po' di trucco e della mimica può diventare un altro,
ma due occhi che ti guardano così vicini e così veri,
ti fan scordare le parole, confondono i pensieri,
così diventa tutto piccolo, anche le notti là in America.

Ti volti e vedi la tua vita come la scia di un'elica. 

Ma si è la vita che finisce, ma lui non ci pensò poi tanto,
anzi si sentiva già felice e ricominciò il suo canto.

Te voglio bene assai, ma tanto bene sai,
è una catena ormai che scioglie il sangue dind' e' vene sai.
Te voglio bene assai, ma tanto tanto bene sai,
è una catena ormai che scioglie il sangue dind' e' vene sai.


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L'anno che verrà

Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.

Da quando sei partito c'è una grossa novità,
l'anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.

Si esce poco la sera compreso quando è festa
e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra,
e si sta senza parlare per intere settimane,
e a quelli che hanno niente da dire
del tempo ne rimane.

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.

Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.

E si farà l'amore ognuno come gli va,
anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età,
e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.

Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.

E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io.

L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità


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Piazza Grande

Santi che pagano il mio pranzo non ce n'è
sulle panchine in Piazza Grande,
ma quando ho fame di mercanti come me qui non ce n'è.

Dormo sull'erba e ho molti amici intorno a me,
gli innamorati in Piazza Grande,
dei loro guai dei loro amori tutto so, sbagliati e no.

A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io.
A modo mio avrei bisogno di sognare anch'io.

Una famiglia vera e propria non ce l'ho
e la mia casa è Piazza Grande,
a chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho.

Con me di donne generose non ce n'è,
rubo l'amore in Piazza Grande,
e meno male che briganti come me qui non ce n'è.

A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io.
Avrei bisogno di pregare Dio.
Ma la mia vita non la cambierò mai mai,
a modo mio quel che sono l'ho voluto io

Lenzuola bianche per coprirci non ne ho
sotto le stelle in Piazza Grande,
e se la vita non ha sogni io li ho e te li do.

E se non ci sarà più gente come me
voglio morire in Piazza Grande


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Ma come fanno i marinai

Ma dove vanno i marinai
con le loro giubbe bianche
sempre in cerca di una rissa o di un bazar

Ma dove vanno i marinai
con le loro facce stanche
sempre in cerca di una bimba da baciar.

Ma cosa fanno i marinai
quando arrivano nel porto
vanno a prendersi l'amore dentro al bar
qualcuno è vivo per fortuna
qualcuno è morto
c'è una vedova da andare a visitar.

Ma come fanno i marinai
a riconoscersi sempre uguali sempre quelli
all'Equatore e al Polo Nord
ma come fanno i marinai
a baciarsi tra di loro
a rimanere veri uomini però.

Intorno al mondo senza amore
come un pacco postale
senza nessuno che gli chiede come va
col cuore appresso a una donna
una donna senza cuore
chissà se ci pensano ancora, chissà.

Ma dove vanno i marinai
mascalzoni imprudenti
con la vita nei calzoni
col destino in mezzo ai denti
sotto la luna puttana e il cielo che sorride
come fanno i marinai
con questa noia che li uccide
addormentati sopra un ponte
in fondo a malincuore
sognano un ritorno smaltiscono un liquore
affaticati dalla vita piena di zanzare

che cosa gliene frega
di trovarsi in mezzo al mare
a un mare che più passa il tempo
e più non sa di niente
su questa rotta inconcludente
da Genova a New York

ma come fanno i marinai
a fare a meno della gente
e rimanere veri uomini però.

Intorno al mondo senza amore
come un pacco postale
senza nessuno che gli chiede come va
col cuore appresso a una donna
una donna senza cuore
chissà se ci pensano ancora,
chissà.


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ANNA E MARCO

Anna come sono tante, Anna permalosa
Anna bellosguardo, sguardo che ogni giorno perde qualcosa
se chiude gli occhi lei lo sa'
stella di periferia
Anna con le amiche Anna che vorrebbe andar via.

Marco grosse scarpe e poca carne
Marco cuore in allarme
con sua madre una sorella
poca vita sempre quella
se chiude gli occhi lui lo sa, lupo di periferia
Marco col branco,Marco che vorrebbe andar via.

E la luna e' una palla ed il cielo e' un bigliardo
quante stelle nei flippers sono piu' di un miliardo
Marco dentro a un bar non sa cosa fara'
poi c'e' qualcuno che trova una moto
si puo' andare in citta'.

Anna bellosguardo non perde un ballo
Marco che a ballare sembra un cavallo
in un locale che e' uno schifo
poca gente che li guarda c'e' una checca che fa il tifo.

Ma dimmi tu dove sara' dov'e' la strada per le stelle
mentre parlano si guardano e si scambiano la pelle
e cominciano a volare
con tre salti sono fuori dal locale
con un aria da commedia americana
sta finendo anche questa settimana
ma l'america e' lontana dall'altra parte della luna
che li guarda e anche se ride
a vederla mette quasi paura.


E la luna in un silenzio ora si avvicina
con un mucchio di stelle cade per strada
luna che cammina luna di citta'
poi passa un cane che sente qualcosa
li guarda abbaia e se ne va.

Anna avrebbe voluto morire
Marco voleva andarsene lontano
Qualcuno li ha visti tornare tenendosi per mano.


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ATTENTI AL LUPO 

C'e' una casetta piccola così
con tante finestrelle colorate
e una donnina piccola così
con due occhi grandi per guardare

E un omino piccolo così
che torna sempre tardi da lavorare 
e ha un cappello piccolo così
con dentro un sogno da realizzare
e piu' ci pensa e piu' non sa aspettare

Amore mio non devi stare in pena
questa vita e' una catena
qualche volta fa un po' male
Guarda come son tranquilla io
anche se attraverso il bosco
con l'aiuto del buon Dio
stando sempre attenti al lupo
attenti al lupo.... attenti al lupo....(Living togheter)

Laggiu' c'è un prato piccolo così
un gran rumore di cicale
e un profumo dolce piccolo così
amore mio e' arrivata l'estate
Amore mio e' arrivata l'estate

E noi due qui distesi a far l'amore
in mezzo a questo mare di cicale
questo amore piccolo così,
ma tanto grande che mi sembra di volare 
E piu' ci penso e piu' non so aspettare


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LA SETTIMA LUNA 

La settima luna, era quella del Luna Park
lo scimmione si aggirava, dalla giostra al Bar
mentre l'angelo di Dio bestemmiava
facendo sforzi di petto
grandi muscoli e poca carne, povero angelo benedetto

La sesta luna, era quella di un disgraziato
che maledetto il giorno che era nato
ma rideva sempre
da anni non vedeva le lenzuola e con le mani 
con le mani sporche di carbone
toccava il culo a una signora e rideva e toccava
sembrava lui il padrone

La quinta luna, fece paura a tutti
era la testa di un signore che con la morte vicino
giocava a bigliardino
era pelato ed elagante
ne' giovane ne' vecchio forse malato
sicuramente era malato
perche' perdeva sangue da un orecchio

La quarta luna, era una fila di prigionieri
che camminando seguivano le rotaie del treno
avevano i piedi insanguinati
e le mani, e le mani, e le mani, senza guanti
ma non preoccupatevi il cielo e' sereno
oggi non ce ne sono piu' tanti

La terza luna uscirono tutti per guardarla
era cosi' grande che piu' di uno penso' al Padreterno
sospesero i giochi, si spensero le luci
comincio' l'inferno
la gente corse a casa perche' per quella notte ritorno' l'inverno

La seconda luna, porto' la disperazione tra gli zingari
qualcuno addirittura si amputo' un dito
tutti andarono in banca a far qualche operazione
ma che confusione
la maggior parte prese cani e figli e corse alla stazione.

L'ultima luna, la vide solo un bimbo appena nato
aveva occhi tondi e neri e fondi e non piangeva
con grandi ali prese la luna tra le mani, tra le mani
e volo' via e volo via era l'uomo di domani
e volo' via e volo via era l'uomo di domani.


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APRITI CUORE 

In questa notte calda di ottobre, apriti cuore
non stare li in silenzio senza dir niente
non ti sento, non ti sento, da troppo tempo non ti sento
e ti ho tenuto lontano dalla gente
quanti giorni passati senza un gesto d'amore
con i falsi sorrisi e le vuote parole.
Ho perfino pensato in questa notte di Ottobre
di buttarti via......di buttarti via
ah lo so il cuore non e' un calcolo
freddo e matematico
lui non sa dov'e' che va
sbaglia si ferma, e riprende
e il suo battito non e' logico
e' come un bimbo libero
appena dici che non si fa
lui si volta e si offende
non lasciarlo mai solo come ho fatto io
lascia stare il potere, il denaro non e' il tuo Dio
o anche tu rimarrai senza neanche un'amico
Cambiero', Cambiero'
apriti cuore ti prego fatti sentire
Cambiero', tornero' come un tempo padrone di niente, di niente...di niente
anche davanti a questo cielo nero di stelle,
e ce ne sono stanotte di stelle, forse miliardi, cuore non parli?
o sono io che non sento e per paura di ogni sentimento
cinico e indifferente faccio finta di niente
ma non ho piu' parole in questa notte di ottobre
sento solo lontano un misterioso rumore
e' la notte che piano si muove, e tra poco esce il sole

Cambiero', Cambiero'
apriti cuore ti prego fatti sentire
cambiero', tornero' come un tempo padrone di niente, di niente, di niente
Cambiero', Cambiero'
apriti cuore ti prego fatti sentire
cambiero', tornero' come un tempo padrone di niente, di niente, di niente
Cambiero', Cambiero'
apriti cuore ti prego fatti sentire
cambiero', tornero' come un tempo padrone di niente, di niente, di niente


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CARA 

Cosa ho davanti, non riesco piu' a parlare
dimmi cosa ti piace, non riesco a capire, dove vorresti andare
vuoi andare a dormire.
Quanti capelli che hai, non si riesce a contare
sposta la bottiglia e lasciami guardare
se di tanti capelli, ci si puo' fidare.

Conosco un posto nel mio cuore
dove tira sempre il vento
per i tuoi pochi anni e per i miei che sono cento
non c'e' niente da capire, basta sedersi ed ascoltare. 
Perche' ho scritto una canzone per ogni pentimento
e debbo stare attento a non cadere nel vino
o finir dentro ai tuoi occhi, se mi vieni piu' vicino.........

La notte ha il suo profumo e puoi cascarci dentro
che non ti vede nessuno
ma per uno come me, poveretto, che voleva prenderti per mano
e cascare dentro un letto.....
che pena...che nostalgia
non guardarti negli occhi e dirti un'altra bugia
A..Almeno non ti avessi incontrato
io che qui sto morendo e tu che mangi il gelato.

Tu corri dietro al vento e sembri una farfalla
e con quanto sentimento ti blocchi e guardi la mia spalla
se hai paura a andar lontano, puoi volarmi nella mano
ma so gia' cosa pensi, tu vorresti partire
come se andare lontano fosse uguale a morire
e non c'e' niente di strano ma non posso venire

Cosi' come una farfalla ti sei alzata per scappare
ma ricorda che a quel muro ti avrei potuta inchiodare
se non fossi uscito fuori per provare anch'io a volare
e la notte cominciava a gelare la mia pelle
una notte madre che cercava di contare le sue stelle
io li sotto ero uno sputo e ho detto "OLE'" sono perduto.

La notte sta morendo
ed e' cretino cercare di fermare le lacrime ridendo
ma per uno come me l'ho gia detto
che voleva prenderti per mano e volare sopra un tetto.

Lontano si ferma un treno
ma che bella mattina, il cielo e' sereno
Buonanotte, anima mia
adesso spengo la luce e cosi' sia.


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Tu non mi basti mai

VORREI ESSERE IL VESTITO CHE PORTERAI
IL ROSSETTO CHE USERAI
VORREI SOGNARTI COME NON TI HO SOGNATO MAI
TI INCONTRO PER STRADA E DIVENTO TRISTE
PERCHE' POI PENSO CHE TE NE ANDRAI

VORREI ESSERE L'ACQUA DELLA DOCCIA CHE FAI
LE LENZUOLA DEL LETTO DOVE DORMIRAI
L'HAMBURGER DI SABATO SERA CHE MANGERAI...CHE MANGERAI
VORREI ESSERE IL MOTORE DELLA TUA MACCHINA
COSI' DI COLPO MI ACCENDERAI

TU TU NON MI BASTI MAI
DAVVERO NON MI BASTI MAI
TU TU DOLCE TERRA MIA
DOVE NON SONO STATO MAI MAI

DEBBO PARLARTI COME NON FACCIO MAI
VOGLIO SOGNARTI COME NON TI SOGNO MAI
ESSERE L'ANELLO CHE PORTERAI
LA SPIAGGIA DOVE CAMMINERAI
LO SPECCHIO CHE TI GUARDA SE LO GUARDERAI...LO GUARDERAI
VORREI ESSERE L'UCCELLO CHE ACCAREZZERAI
E DALLE TUE MANI NON VOLEREI MAI

VORREI ESSERE LA TOMBA QUANDO MORIRAI
E DOVE ABITERAI
IL CIELO SOTTO IL QUALE DORMIRAI
COSI' NON CI LASCIEREMO MAI
NEANCHE SE MUOIO E LO SAI

TU TU NON MI BASTI MAI
DAVVERO NON MI BASTI MAI
IO IO IO CI PROVO SAI
NON MI DIMENTICARE MAI 


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Canzone

NON SO ASPETTARTI PIU' DI TANTO
OGNI MINUTO MI DA'
L'ISTINTO DI CUCIRE IL TEMPO
E DI PORTARTI DI QUA
HO UN MATERASSO DI PAROLE
SCRITTE APPOSTA PER TE
E TI DIREI SPEGNI LA LUCE
CHE IL CIELO C'E'
(STARE LONTANO DA LEI) NON SI VIVE
(STARE SENZA DI LEI) MI UCCIDE

TESTA DURA TESTA DI RAPA
VORREI AMRTI ANCHE QUA
NEL CESSO DI UNA DISCOTECA
O SOPRA AL TAVOLO DI UN BAR
O STARE NUDI IN MEZZO A UN CAMPO
A SENTIRSI ADDOSSO IL VENTO
IO NON CHIEDO PIU' DI TANTO
ANCHE SE MUOIO SON CONTENTO
(STARE LONTANO DA LEI) NON SI VIVE
(STARE SENZA DI LEI) MI UCCIDE

CANZONE CERCALA SE PUOI
DILLI CHE NON MI PERDA MAI
VA PER LE STRADE TRA LA GENTE
DIGLIELO VERAMENTE

IO I MIEI OCCHI DAI TUOI OCCHI
NON LI STACCHEREI MAI
E ADESSO ANZI IO MELI MANGIO
TANTO TU NON LO SAI
OCCHI DI MARE SENZA SCOGLI
IL MARE SBATTE SU DI ME
CHE HO SEMPRE FATTO SOLO SBAGLI
MA UNO SBAGLIO CHE COS'E'
(STARE LONTANO DA LEI) NON SI VIVE
(STARE SENZA DI LEI) MI UCCIDE

CANZONE CERCALA SE PUOI
DILLE CHE NON MI LASCI MAI
VA PER LE STRADE TRA LA GENTE
DIGLIELO DOLCEMENTE
E COME LACRIME LA PIOGGIA
MI RICORDA LA SUA FACCIA
IO LA VEDO IN OGNI GOCCIA
CHE MI CADE SULLA GIACCA
(STARE LONTANO DA LEI) NON SI VIVE
(STARE SENZA DI LEI) MI UCCIDE

CANZONE TROVALA SE PUOI
DILLE CHE L'AMO E SE LO VUOI
VA PER LE STRADE TRA LA GENTE
DIGLIELO VERAMENTE
NON PUO' RESTARE INDIFFERENTE
E SE RIMANE INDIFFERENTE
NON E' LEI

(STARE LONTANO DA LEI) NON SI VIVE
(STARE SENZA DI LEI) MI UCCIDE


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SICILIANO 

La lava in fiamme scende la collina
mi lavo i piedi, è domenica mattina
il sole picchia in testa come un assassino
la piazza è in festa, la festa del patrono
il mare scuote il letto, è un collare intorno al collo
satelliti nell’aria caduti tutti intorno
e tra un rosario e un lutto cittadino
mi siedo e aspetto di parlare con qualcuno
son siciliano... mezzo africano...
un po’ norvegese... un po’ americano

La prua della barca taglia in due il mare
ma il mare si riunisce e rimane sempre uguale
e tra un greco, un normanno, un bizantino
io son rimasto comunque siciliano
Carmelo è biondo e ha in bocca un orecchino
si sente già europeo, europeo palermitano
e tra le case ancora da finire
noi continuiamo, continuiamo a far l’amore
sono siciliano... un po’ saraceno...
un po’ finlandese... ma più catanese

Guardo fuori l’oblò c’è una luna d’argento
l’aereoplano si scuote nel vento, io lo so
che tra un po’ atterrerò e qualcuno mi attende
e mi sorriderà, appena mi vede
Carmelo dorme ai piedi del vulcano
il vento che aveva tra i capelli adesso lucida le stelle
negli occhi ha un sogno metropolitano 
e un vulcano piano piano che si accende
sono siciliano... nord-africano...
un po’ norvegese... ma comunque siciliano

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